L’ex Grillino Marco Manna, il camionista civico, ci riprova con una nuova candidatura nelle file di Unione Popolare.
La sua è una candidatura indipendente, un posto in lista concesso per dare voce al mondo dell’autotrasporto, del quale Marco Manna porta avanti delle battaglie per una riforma generale del settore. Il suo scopo è quello di arginare le delocalizazzioni del settore, che in questi anni, grazie al Dumping sociale e salariale, ha messo in ginocchio un settore strategico come quello dell’autotrasporto, spesso approfittando della fiscalità differenziata all’interno della UE.
La scelta di Unione Popolare non è un caso, proprio ieri i portavoce del progetto, Luigi de Magistris , Marta Collot e Giuliano Granato hanno incontrato il leader dell’opposizione francese Gian-Luc Mèlenchon per siglare un alleanza in ambito europeo, per combattere le anomalie di un Europa che pensa esclusivamente agli interessi economici delle classi predominanti, dimenticandosi delle esigenze popolari.
Ma chi è Marco Manna?
È proprio lui a dircelo in un lungo post su Facebook, che noi pubblichiamo integralmente, a dircelo:
Da Potere al Popolo tramite Rosa Sica mi fanno sapere che per la mia candidatura serve un curriculum per completare le pratiche burocratiche.
Ero già stato candidato in passato ma non avevo mai dovuto presentare un curriculum.
Questa cosa mi manda nel panico totale, come faccio a raccontare le mie esperienze lavorative tramite un pezzo di carta?
Lavoro da quando avevo 13 anni, dal 1989, quasi 33 anni.
Se fossero stati Lavori regolari, tra pochi anni sarei un baby pensionato, ma non è così perché per la maggior parte ho lavorato in nero.
Non potevo permettermi di essere “Choosy”
Al sud le scelte sono poche e le mie esigenze di aiutare la famiglia erano troppo alte.
Allora per i primi anni, ho puntato al mestiere: “Impara l’arte e mettila da parte ” recita un detto popolare.
Sono passato dell’aiuto pasticciere, al carrozziere, e infine al fabbro.
Ma non bastava, perché con la paga da apprendista spesso ci pagavo il viaggio e la marenna.
Allora vicino a questi lavori aggiungevo altre cose part time: In autunno raccoglievo le pigne, ogni tanto degli amici mi davano cose da vendere porta a porta, tipo abbigliamento, profumi, orologi, insomma il magliaro.
Ma essendo timido, non avevo troppo successo, non ero bravo a dire. ” Aiutatemi tengo 5 bocche da sfamare”
Spesso raccoglievo le lattine di alluminio, i cavi di rame, e altri materiali per venderli alle aziende del riciclo, ai miei tempi questo mestiere si chiamava il sapunaro.
Venditore al mercato delle pulci, dove una volta insieme ai miei amici/soci, fummo cacciati da un camorrista perché non volevamo pagargli il pizzo per vendere la nostra merce.
Ho fatto anche il cameriere al ristorante, e altre piccole cose che adesso non ricordo nemmeno più
Per un breve periodo ho fatto pure il parcheggiatore abusivo, e il venditore di sigarette di contrabbando.
Poi nel nel 1994 dopo 5 anni, ottengo il primo lavoro quasi serio, operaio in una ditta di pulizia , quanto meno mi permetteva di fare una sola cosa.
Dal 1997 faccio il salto di qualità, finalmente un lavoro a salario pieno, quanto meno, per il sud Italia. Operaio in un azienda di import di carni macellate.
Un duro lavoro, mi alzavo alle 3 di notte, e alcune volte tornavo a casa alle 10 di sera, scaricavo interi Tir di carcasse di animali sulle spalle, i più piccoli pesavano sui 100 kg, mentre i più grandi arrivavano pure a 200kg.
Più o meno lo stesso lavoro che Silvester Stallone faceva in Rocky 2.
Nel 2000 cambio settore, camionista, con sacrifico riesco a risparmiare i soldi per la patente, e fare un lavoro che mi avrebbe concesso un salario ancora maggiore, e mi avrebbe permesso di evitare di distruggere il mio corpo sotto il peso delle carcasse di vitelli, e poi a me i soldi in più servivano, perché per davvero avevo una famiglia da portare avanti.
Nello stesso anno però, i miei fratelli si trasferiscono tutti al nord, in cerca di fortuna, e io resto a vivere da solo nella mia città.
Avevo scelto di restare per amore, ma anche perché ero ostinato a realizzarmi a casa mia.
Nel 2005 succede qualcosa di inaspettato, da autista a rappresentante per la cooperativa floricultrice per la quale lavoravo.
Apro una partita Iva in Romania, e affitto una sede, per i primi 3 anni, le cose vanno a gonfie vele, ma con la crisi del 2008, e l’entrata della Romania nella UE, le cose cambiano, mi ritrovo ad avere come concorrenti delle multinazionali del settore, con le quali non potevo assolutamente competere.
Così nel 2010, messo da parte i sogni dell’uomo che si fa da sé, ritorno a fare il camionista, lavoro che svolgo ancora oggi.
Ecco un curriculum così non avrei potuto scriverlo, perché oltre al lavoro avrei dovuto aggiungere tutta le schifezze che ho dovuto digerire, i ricatti subiti con la minaccia del licenziamento.
Aggiungere le risposte alle mie obiezioni: ” Se ti conviene e bene, altrimenti li sta la porta, ce ne sono altri 100 che aspettano”
Ma d’altronde proprio perché ho un curriculum del genere ho scelto di candidarmi con Unione Popolare , perché con loro puntiamo a un Unione Europea, per mettere insieme i lavoratori di tutte le nazioni, per mettere un freno allo strapotere delle multinazionali, sulla piccola e media impresa.
Perché il mio scopo è quello di dare voce agli ultimi come lo sono stato io per troppo tempo, oggi sono penultimo, posso permettermi la rata delle macchina e una vacanza ogni due anni.
E la mancanza di autisti, mi permette anche di poter scegliere per chi lavorare.
Ma sono stufo di compromessi sulle spalle dei più deboli, per questo lotto per una vera Unione Popolare.