“Lo sai che non è facile trovare le parole… trovar la porta giusta per, uscire da un dolore… lo sai che umanamente ci si chiede ma perché… è capitato questo, proprio a te (noi)…” sono i versi di una famosissima e toccante canzone di Ramazzotti, che descrivono però perfettamente lo stato d’animo attuale (ma di sempre potremmo dire) del tifoso della Turris. Ancora una sconfitta! La terza consecutiva, la settima in sedici gare di campionato (quasi il 50%), per la serie al peggio, non c’è mai limite.
In questa sessione di calciomercato, la società ha operato una vera e propria rivoluzione: sono andati via Sperandeo, Picci, Palumbo, Evacuo, De Gol e Imparato, rimpiazzati da Danti, Gallozzi, Improta, Maraucci e Tedesco. Per la Turris però, vale la regola della proprietà commutativa dell’addizione: cambiando l’ordine degli addendi, il risultato non cambia, ma soprattutto non cambiano le delusioni e le sofferenze per i tifosi che hanno ormai esaurito la pazienza e oggi hanno esposto uno striscione eloquente e sono stati in silenzio per tutta la gara in segno di protesta. La partita di oggi rappresentava l’ultima possibilità per dare un senso ad un campionato ormai del tutto anonimo.
A dire il vero, la Turris si è presentata all’appuntamento in formazione ampiamente rimaneggiata: erano out tra squalifiche ed infortuni Maraucci, Barbiero, Gallozzi, Danti e Varriale. Mister Baratto ha dovuto fare di necessità virtù, gettando nella mischia subito Improta in attacco al fianco di Tarallo (anche lui al rientro dopo un lungo infortunio), schierando per la prima volta in questa stagione il giovane Gallo e con Salvatore a far coppia con Di Girolamo al centro della difesa. Di contro una Sicula Leonzio schierata da mister Cozza (ex Reggina in serie A) con un 4-3-3 ordinato che diventava un 4-5-1 in fase di non possesso. Dopo solo 2 minuti, occasione per gli ospiti con Rabbeni che si presenta tutto solo davanti ad Abagnale e spedisce fuori. Al decimo minuto la Turris colpisce 2 volte la traversa nel giro di pochissimi secondi: prima Tarallo di testa e successivamente sempre di testa con Morella, a conferma del detto che la fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo! Al ventesimo altra occasione per i corallini: fa tutto de Rosa, che ruba una palla al limite dell’area e tutto solo, da 10 metri, calcia incredibilmente alto sulla traversa. Fioccano le occasioni per la Turris: minuto 26, colpo di testa di Salvatore e salvataggio sulla linea di un difensore ospite.
Al quarantesimo bella iniziativa personale di Danucci che ci prova dai 25 metri con palla che termina alta. Negli spogliatoi al termine del primo tempo, l’episodio che determinerà le sorti del match: Danucci viene espulso, reo di aver lanciato una bottiglietta d’acqua con veemenza al muro, che rompendosi ha schizzato un assistente dell’arbitro. Cose che succedono solo alla Turris. Con un uomo in meno la partita si mette in salita. La Leonzio sfrutta la superiorità numerica e si porta in vantaggio all’undicesimo con Gallon che dalla sinistra trafigge Abagnale. La Turris accenna ad una reazione, ci prova Somma al minuto 19 ma senza impensierire troppo il portiere siculo. Per gli ospiti si aprono grandi praterie in contropiede: al ventottesimo palo interno di Ricciardo. Al primo minuto di recupero arriva il raddoppio: Lia insacca tutto solo da pochi passi su assist di Ricciardo. Al triplice fischio bordata di fischi per i calciatori della Turris: adesso piuttosto che guardare chi sta davanti, bisogna cominciare a guardarsi le spalle…
TURRIS: Abagnale, Gallo, Perinelli, De Rosa, Salvatore, Di Girolamo, Morella, Danucci, Tarallo, Improta, Somma. A disp.: Atteo, Perfetto, Lombardi, Comentale, Joof, Marigliano, Gazzaneo, Ferraro, Tedesco. All.: Baratto.
LEONZIO: Biondi, Milizia, Cacciola, Assenzio, Porcaro, Lomasto, Gallon, Marino, Ricciardo, D’Amico, Rabbeni. A disp.: Cascione, Orefice, Gaudio, Cerra, Ferrara, Mangiola, Catinali, Lia, Randis. All.: Cozza.
ARBITRO: Moriconi di Roma.
Spettatori 700 di cui una ventina giunti da Lentini.